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Bochesmalas

domenica 20 settembre 2015

Il ritorno sulla Terra, i misteri della creazione secondo Andrea, gli indiani d'America e il rock'n'roll



Ci siamo. Finalmente, dopo tantissimi giorni di assenza dal mondo virtuale, questo blog riapre le tende per accogliere il pubblico, anch'esso virtuale e quanto mai imprevedibile.
Si riparte, dicevo, nonostante sia appena rientrato dopo un viaggio lungo e faticoso ma, devo ammettere, assolutamente affascinante. Questo piccolo blog proseguirà, nonostante tutto, nonostante l'inaridimento della mia penna, nonostante il bollettino della borsa dei lettori in picchiata inesorabile.
A dire il vero devo ammettere che è abbastanza ovvio che i lettori calino quando non si pubblica niente per lungo tempo. Ma prima di partire avevo chiuso le valigie con l'astronomica cifra di 4.679 visite in un unica giornata; il record assoluto per antblog-bochesmalas da quando esiste. Perciò mi aspettavo un andamento ben diverso della suddetta borsa, non tanto perché questo insignificante particolare abbia una qualche importanza ma, piuttosto, giusto per avere la sensazione che ci fosse qualcuno ad aspettarci a casa, oltre al gatto e al cane, ovviamente.
In ogni caso, lasciando da parte queste stronzate, il rientro in Italia è stato "bello", come sempre: Renzi è ancora lì al suo posto, il Colosseo chiuso ha lasciato migliaia di persone in attesa sotto il sole, il flusso degli immigrati cresce sempre più e i TG sono esattamente identici a quelli di un mese fa, con gli stessi servizi e le stesse storie, tante cazzate e una marea di notizie manipolate. Non è cambiato nulla, assolutamente nulla.
Infatti anche io non ho intenzione di cambiare nulla in queste pagine: proseguirò a pubblicare post su arte, musica e viaggi. Insomma, le solite cose, la solita musica...un po' come i Motorhead, che fanno lo stesso disco da quarant'anni, ma almeno loro lo fanno dannatamente bene e il nuovo "Black Magic" è qui a testimoniarlo. Io, invece, mi devo accontentare di quello che offre la mia collezione di neuroni. Non posso farci niente.
Nei prossimi giorni inizierò a pubblicare le foto del viaggio appena concluso, poi seguiranno alcune recensioni (ci sono novità notevoli nell'ambito delle uscite discografiche di questi giorni) e le opere di qualche artista poco conosciuto. Come sempre.







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Magia indiana...

La foto che apre il post l'ho scattata in modalità automatica con la mia Panasonic TZ60, a Sedona in Arizona il 4 settembre all'ora di pranzo; non è stata manipolata in alcun modo né prima né dopo lo scatto. 
C'era un indiano che suonava il suo strumento con grande maestria e dignità. Non chiedeva soldi, voleva semplicemente vendere i suoi cd e ottenere qualche spicciolo per vivere con la sua arte antica. Senza assillare nessuno. Dopo aver donato qualche dollaro la scena mutò in modo surreale e le persone divennero evanescenti e impalpabili per qualche secondo, mentre l'indiano sorrideva e continuava a suonare.
Subito dopo tutto ritornò alla normalità, le persone ripresero consistenza e ci allontanammo dalla piazza.
Non so neanche io se credere o no a quello che ho visto. Non mi è mai piaciuto il Kazzinger style...ma qualche dubbio, nonostante tutto,  mi è rimasto. O forse è solo il mio cervello che è andato via definitivamente.

Qui sotto i dettagli dello scatto:





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A proposito di Dio e della Genesi


La teoria di Andrea


"Come tutti sapranno la società odierna si divide principalmente in atei e credenti. Così, sapendo che riporre la propria convinzione in una sola di queste due possibilità sarebbe stata una risposta troppo esaustiva a questo dilemma e che non avrebbe portato a nessuna risposta, decisi di stare nel mezzo e di credere ad un'unica cosa: la probabilità. Con saggezza perciò riposi le mie credenze in qualcosa che non mi avrebbe lasciato risposte vaghe.
Così ragionai e decisi di provare a dare una soluzione a questa domanda in questo modo: ho dato per scontate due probabilità, quella che dava per vero quello che dicono gli atei e quella che dava per vero quello che dicono i credenti. Secondo gli atei l'universo si è generato dal caso e tutto questo non è frutto di una mente o di un essere superiore. I credenti invece credono in un essere immortale che ha creato l'universo e la fisica, che può modificarla, plasmarla e distruggerla.
La prima tesi dava già di per sé una risposta così decisi di dedicarmi alla seconda tesi.
Anche Stephen Hawking si era dedicato a questo problema, giungendo alla conclusione che nessun dio avrebbe potuto creare l'universo perchè prima del big bang il tempo non esisteva, ma mi sono ritrovato a biasimare questa teoria, un dio che ha creato la fisica vive oltre la fisica, quindi oltre il tempo.
A questo punto pensavo di aver trovato la prova concreta dell'esistenza di dio, o per lo meno, la prova che sarebbe potuto esistere un dio, tuttavia non avevo ben ragionato al significato del "vivere al di fuori dalla fisica", vuol dire che un presunto dio vive la sua vita al di fuori di spazio e tempo, quindi occupa spazio= 0 e tempo= 0, allo stesso tempo spazio infinito e tempo infinito.
Quì viene il bello, un dio con queste caratteristiche non può vivere una "vita" come la intendiamo noi... infatti un dio con queste caratteristiche vivrebbe in un singolo istante di tempo per l'eternità occupando appunto tempo= 0 e contemporaneamente tempo infinito, mentre quand'è che questo dio sarebbe dovuto esistere per creare il nostro universo? La risposta è ovvia: nel momento della sua creazione, lì occupava tutto lo spazio possibile e spazio= 0 allo stesso tempo.
Perciò data per vera l'esistenza di dio lui vivrebbe in eterno durante la creazione dell'universo e non potrebbe più esistere, se esistesse come il cristianesimo ci dice che esiste, subirebbe l'effetto del tempo e invecchierebbe, e anche se non invecchiasse morirebbe insieme all'universo."

Andrea Fiori




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Alcuni nuovi dischi che presto saranno ospitati su queste pagine:










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La colonna sonora del viaggio:














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